Il St. Patrick’s Day, ossia la festa del santo patrono di Irlanda San Patrizio, è la festa più celebre dell’Irlanda e si festeggia ogni anno il 17 Marzo.
In questa occasione tutta l’isola si tinge di verde e si anima con festeggiamenti, concerti, parate, fuochi d’artificio e tantissimo divertimento.
Questa festa è molto amata anche dagli irlandesi residenti in altri paesi: è una ricorrenza che sta prendendo sempre più piede anche in Italia, soprattutto grazie agli Irish Pub e alle birrerie! Infatti a San Patrizio si bevono, oltre ovviamente alla Guinness, birra verde e sidro, il tutto viene spesso accompagnato da session di musica tradizionale.
A fianco delle feste e delle grandi bevute di sidro ci sono naturalmente anche molte funzioni religiose dedicate al santo.
Parlando di S. Patrizio può risultare a volte difficile distinguere realtà e finzione, visto il gran numero di leggende sorte attorno a questo famoso personaggio. Vediamo alcune di queste leggende:
La cacciata dei serpenti
La prima leggenda è quella secondo la quale San Patrizio cacciò in mare tutti i serpenti d’Irlanda. L’episodio sembra risalire al 441 d.c. quando Patrizio trascorse 40 giorni e 40 notti sul monte Croagh Padraig (attuale Baia di Clew). Al termine del quarantesimo giorno, pare che il patrono d’Irlanda abbia scagliato una campana dalla pendice del monte per cacciare via i serpenti e le impurità, formando le isole che caratterizzano la baia. Oggi il monte è meta di molti pellegrini. Secondo uno scritto dello storico greco-romano Salinus, tuttavia, l’Irlanda era priva di serpenti già da almeno due secoli prima che nascesse San Patrizio… Sembra che la storia dei serpenti sia stata inventata da un monaco di origini italiane, che la moglie del normanno John de Curcy portò nella corte del marito a Downpatrick.
La Croce Celtica
San Patrizio era un grande conoscitore della lingua e della cultura irlandese per via del periodo di schiavitù che aveva passato sulla Slemish Mountain. Per questa ragione Papa Celestino lo fece tornare in Irlanda nel 431 con la missione di evangelizzare l’isola. La missione riuscì perché San Patrizio non cercò mai di far dimenticare ai Celti del luogo le loro credenze, ma si adoperò in ogni modo per unire la nuova fede cristiana alla loro simbologia. Esempio più evidente è la Croce Celtica: San Patrizio non fece altro che aggiungere il sole, potente simbolo celtico, alla croce cristiana, così da facilitare l’assimilazione della nuova icona.
Il biancospino
La leggenda narra che Patrizio, fuggito dalla schiavitù in Irlanda e diretto in Francia per visitare suo zio a Tours, arrivato di fronte alla Loira si fosse trovato sprovvisto dei mezzi necessari per attraversarla.
A questo punto avrebbe steso la sua mantella sull’acqua e miracolosamente gli sarebbe servita da zattera per attraversare il grande fiume. Una volta raggiunta la riva opposta, Patrizio avrebbe appeso il suo soprabito a un cespuglio di biancospino ad asciugare. Nonostante fosse pieno inverno, la pianta iniziò a fiorire: da allora il biancospino fiorisce d’inverno.
Il pozzo di S. Patrizio
Sembra che Patrizio fosse custode di una grotta senza fondo, il famosissimo Pozzo di San Patrizio, dalla quale dopo aver visto le pene dell’Inferno, si poteva accedere al Purgatorio arrivando persino ad intravedere il Paradiso. La grotta, murata per volere di Alessandro VI nel 1497, era situata su un isolotto del Lough Derg, dove poi venne costruita una chiesa, oggi meta di pellegrinaggio penitenziale per molti fedeli.
Miracoli
Sembra che nonostante Patrizio sia divenuto santo non fosse immune agli scatti d’ira. Quando un uomo avido e scontroso gli negò l’uso del suo campo per riposarsi e pascolare i suoi buoi, Patrizio gli maledì il campo, profetizzando che non vi sarebbe cresciuto più nulla. Quello stesso giorno il campo venne inondato dal mare rimanendo per sempre arido e sabbioso. Un cieco si rivolse a Patrizio chiedendo che lo curasse. Avvicinandosi al santo inciampò più volte fino a cadere, e venne deriso da un compagno di Patrizio. Fu allora che il cieco guarì e lo stolto perse la vista.
I buoi e la sepoltura di S. Patrizio
Prima della sua morte un angelo predisse a Patrizio che due buoi selvaggi avrebbero preceduto il suo carro funebre e avrebbero scelto il suo luogo di sepoltura. I due animali si diressero a Down (oggi Downpatrick).
Il trifoglio e la trinità
La leggenda vuole che San Patrizio usasse il trifoglio per spiegare ai celti il concetto della trinità sfogliandone i petali (tre foglie originanti da un unico stelo). È grazie a questa leggenda che il trifoglio è diventato simbolo nazionale.
Vi abbiamo presentato un po’ di storie e di leggende per colorare un periodo di festa a cui anche noi di Sidro & Cider parteciperemo con una serie di eventi, tutti elencati nella locandina sottostante.

I sidri dedicati a questa festa saranno ovviamente i nostri sidri irlandesi, in particolare quelli di Stonewell Irish Craft Cider.
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Le foto dell’articolo sono state fornite da irelandweek.it, responsabile della divulgazione della cultura irlandese all’estero.
Bellissimo Ecco da dove viene il pozzo di San Patrizio