Come si produce

Il sidro si ottiene dalla fermentazione naturale del fruttosio contenuto nel succo delle mele: la sua preparazione richiede tempo e cura. Le mele maggiormente utilizzate sono quelle da sidro, da cucina e da dessert: le mele da cucina danno l’acidità, le mele da dessert conferiscono profumo e dolcezza e le mele da sidro servono per portare il caratteristico aroma e l’amaro dei tannini.
 Miscelando le diverse varietà si ottengono sapori e profumi diversi. Sono numerose le varietà di mele usate. Avendo tempi diversi di maturazione e di durata all’albero, scegliendo varietà diverse è possibile usufruire durante tutta la stagione della raccolta di numerosi tipi di mele fresche. Una volta raccolte, le mele vengono portate in “cider mills” (mulini o presse per il sidro) dove vengono ridotte in una poltiglia chiamata pomace. La polpa viene poi trasferita nelle presse da sidro. Il metodo di spremitura tradizionale prevede di alternare strati di paglia e di cenere a quelli di pomace, fino a un massimo di 12 strati. Un sistema che minimizza i rischi di ossidazione. L’intero blocco viene pressato e scaldato fino a che tutti i succhi sono stati raccolti. Si passa poi alla filtratura e il liquido ottenuto viene posto a fermentare in grandi tini (vat) a una temperatura tra i 4 ed i 16 gradi. Il sidro è pronto dopo tre mesi di fermentazione, anche se il più delle volte viene lasciato nei tini ad invecchiare per due o tre anni. I sidri sono quasi sempre il risultato di una miscela (blend) di dieci o più varietà di mele diverse che contribuiscono alla ricchezza, alla freschezza del sapore e alla durata del prodotto. A seconda della lavorazione e delle varietà di mele utilizzate si possono ottenere sidri dolci, secchi o semi secchi, gassati o lisci, con gradazioni alcoliche tra il 3 e l’8%. Solitamente, le diverse varietà sono lavorate singolarmente. Solo dopo la fermentazione i vari sidri ottenuti da una singola qualità di mela vengono attentamente miscelati per ottenere il blend desiderato e il sidro ottenuto viene successivamente filtrato, a volte addizionato di anidride carbonica e imbottigliato.